Boober, l'alternativa a Zopa

boober logo Tempo fa mi ero interessato al Social Lending offerto da Zopa ma grazie alla segnalazione di Gio mi sono reso conto di aver trascurato un altro importante servizio di prestiti online tra privati: Boober.

Seppur mi manca l’elemento derivante dall’esperienza diretta, in Zopa sono un prestatore, mi sembra giusto spendere qualche riga per parlare anche di Boober.

Data la mia scarsa dimestichezza con i soldi (sono solo bravo a spenderli!) penso che il modo migliore di affrontare il discorso sia quello di fare riferimento alla corposa documentazione che è possibile trovare sul web poiché del fenomeno Boober si sono interessate importanti testate come Il Corriere e numerosi blog dedicati alla finanza come Blog4biz e Finanza Online.

Boober nasce nel Novembre del 2007 dalla joint-venture tra l’omonima società olandese e l’italiana Centax.

Similmente a Zopa, Boober si basa sui prestiti tra i privati comunemente denominati come prestiti peer-to-peer (p2p):

[…]

I prestiti peer-to-peer hanno un tasso d’interesse vantaggioso proprio perchè Boober mette in contatto diretto i privati, senza alcun intermediario istituzionale. Così ottieni il tuo prestito personale a condizioni altamente competitive.
Ogni volta che avrai bisogno di un finanziamento, con i prestiti online di Boober non dovrai più recarti in banca o presso un istituto di credito.

[Fonte: Boober.it]

La prima domanda che ci viene in mente è: ma se prestiamo ai privati, senza le banche come intermediarie, chi ci assicura la restituzione dei soldi prestati?

[…]

Su Boober gli utenti hanno la massima autonomia decisionale. Tuttavia Boober desidera conciliare libertà di scelta e tutela dell’utente. Per questo fornisce ai finanziatori un utile strumento per la valutazione dei rischi: l’indicatore di rischio.
L’indicatore, o rating, viene assegnato ai Richiedenti e indica la percentuale di capitale prestato coperto da garanzia fidejussoria. L’indicatore può variare tra AAA e D, dove AAA rappresenta la massima fidejussione concessa ai finanziatori.
Non sono ammessi a operare su Boober utenti con indicatori di rischio inferiori a D.

[…]

Per ridurre ulteriormente i rischi legati a eventuali more o insolvenze, Boober ha stabilito che il capitale messo a disposizione dal Finanziatore venga suddiviso su almeno 10 offerte. Così, se ad esempio hai messo a disposizione 4000€, le tue offerte non potranno superare i 400€.
Con Boober , però, è possibile prestare fino a 50.000€. Tuttavia l’offerta massima consentita per ogni richiesta di prestito è di 500€. Non è possibile prestare di più ad un utente richiedente.

[…]

Boober Italia garantisce ai Finanziatori una parte dell’ammontare prestato. La percentuale dell’importo del finanziamento coperto da garanzia fideiussoria varia in funzione dell’indicatore di rischio assegnato al Richiedente del finanziamento.

[Fonte: Boober.it]

Quindi, come anche per Zopa, i rischi esistono ma sono, comunque, ridotti al minimo.

Ma con Zopa e Boober non avremo più bisogno delle banche?
Secondo Manolo Maffeis, direttore generale di Centax, non è proprio così:

[…]

money_clipart_piggy_bankPortare in Italia un prodotto innovativo che diventi di fatto un canale in più per l’accesso al credito è la motivazione principale che ha spinto Centax a imbattersi in questa sfida poco prima della scorsa estate. “Il nostro intento non è quello di sostituirci alle banche – precisa Maffeis – ma diventare un valida alternativa nel mercato del credito”. Un modo nuovo di gestire il credito che arriva in un momento delicato sia dal punto di vista economico sia per il rapporto degli italiani con il web. Maffeis ha fatto presente che il mercato nazionale non è effettivamente pronto ma l’intento della società è giocare d’anticipo posizionandosi subito sul mercato e facendo conoscere il brand. I ritorni – se ci saranno – arriveranno solo in prospettiva.

[Fonte: Finanza Online]

E per finire: ma Zopa e Boober danno lo stesso servizio?

Il direttore generale di Centax ha precisato che sono due realtà diverse “chi finanzia su Boober ha la possibilità di scegliere le singole richieste su cui allocare il denaro, mentre Zopa raccoglie i potenziali investitori e richiedenti ed effettua un incrocio automatico”.

[Fonte: Finanza Online]

In questo periodo di magra in cui i pochi soldi a disposizione sono gelosamente conservati sotto la mattonella, come in un famoso film del Principe della Risata, affidarsi ad un sistema così innovativo può sembrare una scelta azzardata. A mio avviso, e sempre evidenziando come non sia affatto un esperto del settore ma un semplice utente che s’è fatto una sua idea leggendo qualche articolo qua e là, si tratta di un qualcosa su cui puntare e, perché no, da cui ricominciare per far girare un pò di soldi e l’economia del nostro stivale oramai consunto.

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