La leggenda del Water Closet Promesso e degli Occhi Immensamente Grandi

Cliffs of Moher Nell’Estate del 2005 , il solito aereo low-cost, ci condusse in quel della verde Irlanda . Mi ricordo (anche e soprattutto grazie alle foto scattate ) di lussureggianti panorami verdi e di eserciti di pecorelle .

Il giro iniziò con DublinoW e poi, noleggiata un’auto, ci spostammo verso ovest fino a raggiungere Galway sulla costa occidentale.

In linea con le tradizioni turistiche della regione non prenotammo nulla fuorchè l’albergo a Dublino potendo, così, muoverci liberamente di paese in città senza nessun vincolo di itinerario prefissato e fermandoci nei bellissimi B&B che incontravamo lungo la strada. Ci andò sempre liscia , complice anche il fatto che arrivavamo nei vari posti in orari decenti e anche grazie all’estrema cortesia degli irlandesi , ma una volta rischiammo grosso e, in particolare, rischiò grosso il nostro compagno di merende per il quale raggiungere velocemente un tetto, quel giorno, stava diventando una ragione di vita o di morte .

Ma andiamo per ordine, gli eventi che vi vado a raccontare sono liberamente ispirati a questa vecchia (ma sempre gustosa ) barzelletta che ora vi tocca sorbire e che dovete anche far finta di trovare spassosa :

Cappuccetto Rosso cammina nel bosco per andare dalla nonna. A un certo punto vede qualcosa muoversi tra i cespugli, si avvicina e trova il lupo!

C.R. : che bocca grande che hai!
Lupo: è per ululare più forte

e scappa.

Cappuccetto Rosso riprende il sentiero e di nuovo, visto un cespuglio muoversi, si avvicina, ri-vede il lupo e gli dice:

C.R.: che orecchie grandi che hai!
Lupo: è per sentirti meglio!

e se ne va.

Poco dopo stessa scena: Cappuccetto Rosso si avvicina a un cespuglio, dietro scorge nuovamente il lupo e gli dice:

C.R.: che occhi grandi che hai!
Lupo: senti, mi lasci cagare in pace o no?

Prima di procedere, però, vorrei sottolineare che nessun irlandese, pecora o water closet sono stati maltrattati nell’accadere di questi eventi.

Arrivammo a Galway a sera inoltrata, ci eravamo fermati più del previsto lungo la strada e rimpinzati per bene di roba fritta e untuosa , proprio come piace a noi!
Su indicazione di qualche passante procedemmo per una via densa di B&B ma uno che ci offrisse, sotto lo stesso tetto, due stanze doppie col bagno in camera proprio non si riusciva a trovare e più passavano le ore e più le probabilità di successo diminuivano .

Il nostro amico, che quel giorno faceva le veci dell’autista, da qualche tempo non proferiva più verbo guidando meccanicamente da un B&B al successivo dentro al quale mi fiondavo per chiedere informazioni, mentre l’auto rimaneva parcheggiata fuori con gli altri occupanti in trepidante attesa , e alla quale tornavo, tristemente, con cattive notizie .

Preoccupati dall’aspetto catatonicoW del nostro amico decidemmo di indagare apprendendo, così, l’amara verità : gli occhi enormi sul suo volto stavano ad indicare una sola cosa, la necessità impellente e inderogabile di un water !

Pecore irlandesi

Arrivammo, finalmente, in un B&B che aveva a disposizione una doppia con bagno e così, dopo un rapido consulto, decidemmo di accettarla per dare sollievo alla nostra bomba umana ad orologeria e rientrammo, quindi, in casa per parlare con la proprietaria.

Gli eventi successivi avvennero rapidamente : la signora, appreso che due di noi avrebbero continuato a cercare una sistemazione, ci lascia un minuto da soli per parlare col marito. Contemporaneamente entra il nostro amico che, con occhi delle dimensioni di una padella , si fionda al piano di sopra con un unico imperante pensiero in mente: il water.
La signora, nel frattempo, esce dal salone e ci comunica che lei e il marito avevano deciso di offrirci un intero appartamento appena fuori Galway che era di proprietà della figlia ora fuori città. Ovviamente accettiamo entusiasti al chè la signora ci pone la fatidica domanda : “ma dov’è il vostro amico?

Le dovemmo spiegare, imbarazzati , che non stava tanto bene e che era dovuto correre in bagno dove, probabilmente, in quel momento stava ridipingendo le pareti con colori poco vivaci .

Nonostante l’incidente la promessa fu mantenuta e così fummo condotti nel favoloso appartamento della figlia di questi gentilissimi signori a ulteriore riprova (se mai ce ne fosse stata la necessità) che:

  1. avevamo proprio la faccia da babbioni sperduti e stanchi morti tali da impietosire la povera famigliola
  2. gli irlandesi sono veramente ospitali
  3. la nuova tintura , applicata alle pareti del bagno dal nostro amico-gavettone , non era stata così offensiva dal portare i padroni a rimangiarsi la promessa

Insomma quella volta ci andò bene ma da allora il nostro amico ha aggiunto, ai suoi vari soprannomi , anche quello di Big Eye !

PS
Se la barzelletta su Cappuccetto Rosso non vi ha convinto vediamo se riesco a placare le vostre ire con questo simpatico video in tema:

L’album delle mie foto irlandesi , invece, lo trovate qui !

Se vuoi dire la tua ... DILLA!

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4 commenti su “La leggenda del Water Closet Promesso e degli Occhi Immensamente Grandi”