Il Folle del Raccordo

Segnali del fatto che stai guidando troppo veloce C’è stato un lungo periodo della mia vita in cui macinavo chilometri tra casa mia (S. Paolo , Roma) e quella dei miei simpatici amici dislocati in vari punti di Roma Nord e principalmente tra FormelloW e l'OlgiataW.

All’epoca navigavo tra le asfaltate onde del manto stradale del Grande Raccordo AnulareW a bordo della mia (anzi, di mio padre!) vecchia Lancia Y10W (la prendemmo usata che già aveva un discreto numero di anni sul groppone ) impiegando, con il vento a favore , dai 45 minuti all’ora per completare il percorso di circa 50km .

Spesso, per evitare di doversi alzare nel cuore della notte per andare a riconoscere il mio corpo spalmato sull’asfalto , ricevevo ospitalità per dormire potendo, in questo modo, posticipare il viaggio di ritorno alla mattina successiva.

In una delle tante serate in cui avevo deciso di rendere omaggio al mio letto correvo sul raccordo all’improponibile (per la mia auto tenuta insieme dallo scotch ) velocità di 120 km/h cullato dalle vibrazioni della macchina e tenuto sveglio dai vari cigolii e scricchioli con i quali la mia fedele compagna tentava di comunicarmi il raggiungimento dei limiti strutturali oltre i quali sarebbe stato poco salubre spingersi. Fu allora che incontrai uno dei tanti folli che girano a ruota libera per le strade italiane convinti di godere della stessa immortalità posseduta dai loro eroi a fumetti.

Nel momento del nostro incontro mi trovavo nell’impegnativo compito di sorpassare un lungo autoarticolato che, andando a pochi chilometri orari in meno della mia fida Y10 , rendeva il completamento della manovra più lunga del solito. A metà dell’autoarticolato eccomi arrivare alle spalle l’ignoto e simpatico autista che, già a distanza di diverse centinaia di metri, incominciava a chiedermi strada folgorandomi le retine con ripetuti colpi di fari abbaglianti.

Avevo, quindi, due possibilità:

  • rallentare bruscamente per permettere all’autoarticolato di sorpassarmi nuovamente e così mettermi dietro di lui per far passare l’altro automobilista: questa abile manovra , però, si sarebbe sicuramente conclusa con la collisione con il mio inseguitore che avrei, probabilmente, colto impreparato e che, comunque, mi aveva quasi raggiunto;
  • continuare con il sorpasso, a tempo di lumaca, per togliermi velocemente di mezzo.

Optato per la più salutare seconda scelta mi concentrai sul sorpasso mentre l’inseguitore, per dimostrare tutta la sua smisurata potenza sessuale , si posizionava adeso al posteriore della mia macchina concentrandosi, con ammirevole dedizione , alla sua personale missione di consumarmi gli occhi con lo sconsiderato uso degli abbaglianti della sua auto di grossa cilindrata.

Stizzito (e io mi stizzisco facilmente !) dal comportamento del simpatico automobilista commetto la seconda imprudenza della serata (la prima era stata quella di uscire di casa): mi faccio sorpassare e decido di comunicare il mio risentimento con qualche colpo di abbagliante avente lo scopo di attribuire, alla madre dell’automobilista, il mestiere più antico del mondo .

I concitati eventi successivi hanno rappresentato il bivio tra la vita e la morte : il "cornutazzo " (termine tecnico con il quale viene indicata quella categoria di persone le cui compagne usano intrattenersi con chiunque offra loro l’opportunità e che sfogano la conseguente frustrazione con la violenza verso il prossimo) si piazza davanti alla mia auto e inchioda bruscamente .

Ora immaginate alle 4.00am quanta prontezza di riflessi potessi avere, su quanto spazio di arresto un’auto di almeno 12 anni , con i pneumatici poco più larghi dei copertoni di una bicicletta , possa contare,  e quanto forte possano stringersi le chiappe in certe situazioni: ecco tutto questo unito a l’aver consumato mezzo battistrada sull’asfalto con la stessa facilità con cui si consuma una gomma da cancellare su una grattugia per cucina, hanno reso possibile che oggi io sia qui, con tutti i pezzi al loro posto, a scrivervi.

Ma la lezione è : non tentate di vendicarvi dei dementi sulle strade finchè non avrete i soldi per comprarvi un bell'HummerW!

[Update 20 Maggio 2009 ] Leggendo stamane eriadan (stupendo blog a fumetti che vi consiglio caldamente ) ho trovato una vignetta che sembra calzare a pennello con le vicende narrate in questo post e, pertanto, ve l’allego:

Cronache viennesi: il ritorno (vizi duri a morire) da eriadan

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