È l’ultimo giorno del nostro viaggio in #Thailandia e vogliamo cercare di sfruttare le ore rimaste il più possibile.
Come prima cosa chiediamo ad un tuk-tuk di portarci al Wat Arun (il “Tempio dell’Alba”) ma il nostro autista ci propone di andare, invece, in un vicino porticciolo dove poter noleggiare un battello con cui fare alcune escursioni, tra cui il Wat Arun stesso.
Decidiamo di andare a sentire l’offerta e dopo un breve tratto di strada il tuk-tuk ci lascia davanti un capannone abbandonato dove un tizio, dietro una scrivania scassata, ci informa dei dettagli dell’offerta e ci spara un prezzone che, dopo aver provato a trattare senza successo, rifiutiamo allegramente. Risaliamo sul tuk-tuk e arriviamo dopo 15 minuti di viaggio al Wat.
Il tempio è molto bello, nonostante sia l’ennesimo che vediamo questo offre al visitatore una spettacolare “guglia istoriata (Prang) costruita in stile khmer con mattoni stuccati adornati da migliaia di pezzi di porcellana cinese multicolore. Su ognuno dei quattro lati del Prang vi sono ripide scale di accesso alle due terrazze che cingono la torre per intero; nella terrazza inferiore si trovano una serie di cariatidi raffiguranti le divinità protettrici Yakṣa, sopra alle quali sono scolpite scene di vita del Buddha intervallate da nicchie contenenti statue dei Kinnara (creature della mitologia induista e buddhista metà uomo e metà uccello).” (non lo dico io ma il solito https://ift.tt/lY0ROhn)
Usciti dal tempio scopriamo che esiste anche un hop-on hop-off su fiume consistente in un servizio di traghetti che ad un prezzo enormemente inferiore ti permette di navigare tutto il Chao Phraya e di scendere e risalire in qualsiasi porticciolo si desideri durante tutta la giornata di validità del biglietto.
Non ci facciamo sfuggire l’occasione e presi i biglietti scendiamo al centro commerciale #Iconsiam https://ift.tt/4sOlK7q cercando di sfuggire al caldo delle ore centrali della giornata e approfittando, anche, per fare un po’ di shopping e pranzare.
