Le gioie del piccì

pc preso a pugni E’ da qualche tempo che l’AMATOdiato elettrodomestico intelligente, che è divenuto parte fondamentale della mia vita, fa i capricci!

In questi giorni, solo grazie ad un abuso di lexotan, mi sono trattenuto dal fiondarlo dalla finestra … in ritardo con la tradizione tipica del Capodanno ma sicuro, comunque, in un bello e soddisfacente botto!

Ho pensato di scrivere questo post dopo aver letto quello di Barbara su Causa Crisi in cui lei invitava a parlare di oggetti su cui vorremmo riversare sopra tutta la nostra rabbia.

Così, dopo aver commentato il suo articolo ho pensato, da buon amante del copia / incolla, di sfruttare quanto avevo scritto anche per un mio personale post.

cardboard_computer_2 In genere tutti gli elettrodomestici, e in particolare il PC che è il più infido tra gli infidi, funzionano alla perfezione quando non chiedi loro nulla di particolarmente impegnativo o importante.

Se alla televisione fanno una televendita il segnale sarà chiarissimo e il telecomando perfettamente funzionante.
Se la tua squadra del cuore gioca la partita che la renderà Campione dell’Universo una meteora di ferro e manganese, in transito a 15.00km dalla Terra, disturberà tutti i segnali (ma solo quelli della tua abitazione) e ti cancellerà il saldo del conto online.

In questi giorni il simpatico piccì sta dando il meglio di sé in sintonia con la Legge Di Murphy degli elettrodomestici di cui ho dato un assaggio qualche riga prima.

Se devo fare una cosa banale, senza fretta e con tranquillità, lui pacioso risponde rapido ed efficiente ad ogni mia richiesta: si accende velocemente, collega correttamente tutte le periferiche, naviga su Internet come se la rete l’avesse creata lui, trova i risultati sui motori di ricerca ancora prima che abbia digitato la stringa di ricerca, ecc.

Insomma: é perfetto!

Poi arriva il momento dell’urgenza.
Il momento in cui devi fare 45 cose in contemporanea, in pochissimo tempo e alla perfezione.
Un classico dell’horror!

boot errorCome, per esempio, venerdì scorso (ma in questo periodo questi episodi si verificano spesso … troppo spesso!).
La congiunzione astrale mi imponeva di completare e inviare un lavoro entro una ben determinata ora oltre ad una serie di compiti minori ma ugualmente importanti che scadevano, più o meno, allo stesso orario.
E poi … avevo un sonno tremendo!

Mi dirigo al CED della mia magione (un angolo buio nelle catacombe di famiglia) e mi preparo a lavorare con il pc.
Posso riassumere i disastrosi eventi della serata infernale attraverso questo breve elenco:

  1. Accendo lo strumento del demonio
  2. Messaggio in inglese: Metti il disco del sistema operativo
    (ma è sull’HD! Ieri c’era! Lo giuro!)
  3. Spengo
  4. Riaccendo
  5. Messaggio in inglese: Manca il file shdsd8789.sys. Prendi il CD di Windows e reinstallalo!
    (e chi l’ha tolto??)
  6. Spengo
  7. Riaccendo
  8. Messaggio in inglese: C’è un conflitto con la tua stufa a gas. Prego tirare lo sciacquone tre volte tenendo contemporaneamente premuto il tubetto del dentifricio.
    (….!!!)
  9. Spengo (mi incomincia a vibrare vistosamente un sopracciglio)
  10. Riaccendo (mi trema anche la mano)
  11. PARTE! Coro di Angeli che intonano canti melodiosi …
    Appare la schermata di avvio di Windows. Io piango abbondantemente come una sposa all’altare e aspetto …

    • Schermata di avvio di Windows – 2 minuti dopo
      (le lacrime si asciugano)
    • Schermata di avvio di Windows – 4 minuti dopo
      (il viso è asciutto come il deserto dei Tartari, quello con i beduini con i denti gialli)
    • Schermata di avvio di Windows – 6 minuti dopo
      (piango nuovamente … ma non di gioia!)
  12. Spengo nuovamente … ora sono più le parti del mio corpo a vibrare che quelle immobili.

eye Vado in cucina e faccio un frullato con latte, lexotan, rum, una pera, valium, aspirina C, due banane, una fetta di pollo cruda, due forchette di plastica, il gatto, la vicina che aveva nel frattempo bussato alla parete perché le dava noia il rumore, un cartone vuoto della pizza.

E bevo … BEVO … TRACANNO!

Con gli occhi leggermente spiritati ma sazio e senza più parti del mio corpo in vibrazione torno al CED.
Apro il pc e incomincio a strappare via periferiche a caso alla ricerca del conflitto.
E lavorando un pò come Fonzie nel cofano di un’auto riemergo dalle ceneri del mio pc soddisfatto e impolverato.

Accendo la macchina e … parte!
E ancora oggi, a distanza di qualche giorno, continua a funzionare! :-O

Tanta tanta paura …

Se vuoi dire la tua ... DILLA!

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2 commenti su “Le gioie del piccì”