Dancing Gorilla : da bue a gorilla

Le Ali di un Sogno

Nel passato ho sperimentato varie forme d’arte seppur quella in cui riesco meglio è la fotografia . Anche nel campo della musica non faccio affatto schifo: sono Primo Campanello del mio condomino.

Ho già avuto modo di parlarvi della mia breve carriera nella Break Dance ma forse non tutti sanno che sono stato anche un artista di teatro . Nel 2004 , infatti, ho calcato i palcoscenici con il doppio ruolo di Gorilla Ballerino e di Angelo Diverso

Complice delle mie performance teatrali è stata, ancora una volta, la Scuola di Arte e Spettacolo di Sandro e Francesca , sorella del mio amico Gab . Come molte scuole di questo tipo in estate viene organizzato un Saggio che ha più le fattezze di un grosso spettacolo e che coinvolge decine e decine di persone tra artisti, musicisti, esperti di computer, attori, tecnici delle luci e del suono, ecc.

Tra i suoi primi spettacoli, appunto nel 2004, venne messo in scena Le Ali di Un Sogno di cui potete vedere alcune foto qui .

occhio di bue

Io, AlexB e Virginia venimmo coinvolti, allora, per un nobile e impegnativo compito: pilotare l’Occhio di Bue !

L’occhio di bue è un potente faro che viene utilizzato per seguire i protagonisti di una scena così da evidenziare la loro performance .

Lo spettacolo raccontava della storia di amore di un ragazzo che veniva aiutato, a sua insaputa, da un Angelo per conquistare la sua amata .

L’Angelo si manteneva invisibile per non influenzare le scelte del ragazzo ed era diverso perchè anche lui innamorato della protagonista .

Nelle situazioni più pericolose l’Angelo interveniva aiutando il protagonista a sua insaputa facendogli, così, pensare che fosse tutto merito suo e degli strani superpoteri acquisiti in qualche misterioso modo.

costume Gorilla Ad un certo punto il protagonista, di professione meccanico , affronta anche un Gorilla scappato dallo zoo pensando che, con la sua super forza, sarebbe stato un gioco da ragazzi catturarlo e riportarlo nella sua gabbia.

Inizialmente, dentro al costume da gorilla (una pelliccia sintetica di una decina di chili pesantissima e caldissima) era stato infilato il padre del buon Gab solo che, dopo qualche prova sotto i riflettori incandescenti aveva deciso di rinunciare lasciando vacante il posto ma salvandosi, così, la vita.

Alla fine, dopo un veloce provino, fui "promosso" da tecnico delle luci a Gorilla e mi fu insegnata la parte 4h prima dello spettacolo .

Il mio ruolo era fortunatamente abbastanza semplice : mentre una tranquilla scena di vita quotidiana, interpretata da bambini, si svolgeva sul palcoscenico io saltavo fuori da dietro le quinte battendomi forte il petto con fare minaccioso. Uno dei mini-attori, che impersonava il meccanico super-eroe (il fatto che fosse interpretato da un bambino serviva proprio per enfatizzare le dimensioni enormi del gorilla ) si staccava dalla folla per fronteggiarmi.

Iniziava così una sorta di combattimento-balletto culminante in una mia presa del bambino con la quale dovevo sollevarlo al volo dopo che si era lanciato verso di me per sferrarmi il colpo di grazia .

Il gran finale consisteva, quindi, nella riappacificazione del Gorilla con gli altri personaggi evento che veniva rappresentato attraverso una rivisitazione del ballo della macarena .

La teoria era questa ma … ovviamente tutto andò diversamente da come era stato previsto !

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