Carambate 2.0

logo FaceBook Da un pò di tempo FaceBook , un popolare servizio di social-network che trae ispirazione “dagli annuari con le foto di ogni singolo membro che alcuni college e scuole preparatorie statunitensi pubblicano all’inizio dell’anno accademico e distribuiscono ai nuovi studenti e al personale della facoltà come una via per conoscere le persone del campus ” (da Wikipedia ), sta entrando nelle vite di tantissimi navigatori Internet . Gli iscritti e il numero di pagine visualizzate è, in questo ultimo periodo, aumentato a dismisura  e tra i faccioni che compaiono sulle pagine del sito poteva mancare la mia ?

FaceBook, o FacciaLibro , come molti amano chiamarlo, me compreso , non è solo uno strumento di condivisione ma, soprattutto, di ricerca :

  • che fine ha fatto il mio compagno di merende delle Scuole Medie?
  • si è sposata la mia fidanzatina delle Superiori?
  • il Serial Killer che ho seminato con la mia precedente identità esercita ancora ?

Ecco a queste, e a molte altre domande, spesso FaceBook è in grado di rispondere .

FaceBook di MadGrin

Nell’ultimo periodo i miei contatti su FaceBook sono cresciuti esponenzialmente con l’aggiunta di blog-friends, amici, amanti, amici di amici, nemici, nemici di nemici, amici di nemici, nemici di amici, parenti e sconosciuti interessanti .

Ma tra tutti questi i contatti che ho avuto maggior piacere ad aggiungere sono stati i vecchi compagni di studio (Elementari, Medie, Superiori e Università).

Direttamente da loro, o attraverso i loro racconti, ho scoperto le tantissime strade che hanno scelto di percorrere . I loro matrimoni, i figli, il loro espatriare all’estero per cercare lavoro: tantissime vite diverse che hanno preso direzioni opposte alla mia schizzando, spesso, lontano l’una dalle altre come le palle di un biliardo.

E così scopro di tantissimi compagni ora sposati e con prole , di amici espatriati in Colombia a fare i giornalisti o in Cina a lavorare nell’Ambasciata Italiana . C’è chi è andato a Bruxelles a lavorare al Parlamento Europeo , chi in Francia per dedicarsi alla televisione dopo aver conseguito un master nel marketing e chi si è dedicato al libero professionismo: dal bar alla palestra a piccole società informatiche che sono cresciute e prosperano . E poi ce ne sono tantissimi con storie più normali ma non meno interessanti: impiegati nella loro città di origine e anche loro con tantissime cose da raccontare .

Insomma ce ne è per tutti i gusti ma, indipendentemente da dove sono finiti , da cosa fanno e se si ricordano di me mi ha fatto piacere questo ritorno al passato grazie alla quale ho ritrovato un pò della mia storia.

Almeno per una volta, l’accusa che viene spesso rivolta alla Rete di rendere freddi e impersonali i rapporti tra le persone , devo proprio dire di non poterla condividere: Facebook mi ha riavvicinato a tante persone , vanificando, mi spiace per loro, tutti i loro sforzi di tentare di allontanarsi da me e dimenticarmi definitivamente!

Se vuoi dire la tua ... DILLA!

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