Trascorriamo piacevolmente alcune ore nel bus con il nostro nuovo amico Franck finché arriviamo a GuilinW dove l’allegra combriccola si scioglie e ognuno va per la propria strada. Come prima cosa corriamo ad un bancomat per rimpinguare le casse paurosamente a secco e poi proviamo a cercare alloggio nel primo ostello consigliato dalla guida.
Quando arriviamo la ragazza alla reception ci dice che nell’ultima stanza disponibile ci sono già due persone che la stanno esaminando per decidere se prenderla o meno e, nonostante le dita incrociate, i tizi – tornati dalla perlustrazione – ce la soffiano da sotto il naso. La ragazza della reception decide, però, di darci una mano e chiama una sua amica che lavora in un albergo del centro per chiedere se ci sono camere libere. Ricevuta conferma della disponibilità di posti letto chiama un taxi e ci fa portare nel nuovo albergo che sorge all’interno di un condominio ed è veramente carino. La ragazza che lo gestisce, poi, è molto in gamba e disponibile e ci aiuta con i biglietti del treno per ShenzenW dove abbiamo deciso di andare – deviando dall’itinerario originale – per provare a fare un brevissimo salto a Hong KongW. Passiamo anche un pò di tempo sul pc per calcolare tempi e costi e prenotare un ostello e, sistemata la parte organizzativa, decidiamo di goderci la città.
La sera la passiamo ammirando le pagode che sorgono sul lago Fir, il ponte trasparente e illuminato da neon colorati, le bancarelle di un mercato notturno e mangiando, finalmente dopo tanto tempo, all’occidentale da Pizza Hut. Tornando in albergo, a sera, ci sorprendiamo di incontrare per strada la ragazza polacca che avevamo conosciuto a Ping YaoW e con la quale scambiamo qualche parola prima di andare a dormire.
Il giorno dopo è dedicato alla visita delle Reed Flute Cave, bellissime caverne rovinate dai neon troppo colorati e dalla superstizione cinese per colpa della quale enormi tartarughe terrestri sono tenute segregate in piccole scatole trasparenti per permettere ai visitatori di toccare il carapace e ottenere fortuna.
La sera si prende il solito hard sleeper con destinazione Shenzen ma la fortuna vuole che nel nostro scomparto, ad attenderci, ci sia una simpatica famigliola di cinesi i cui bambini indiavolati ci faranno compagnia per gran parte della serata.